Miranese


Presentazione --- Aspetti naturalitico-ambientali --- la Terra dei Tiepolo --- I centri storici del "Miranese"


Presentazione
Il Miranese comprende i Comuni di: Mirano, Spinea, Santa Maria di Sala, Salzano, Noale, Martellago, Scorzè e Pianiga.
Il territorio presenta tutte le caratteristiche della campagna veneta a ridosso della laguna, dove ancor oggi sono evidenti i segni rurali e urbani, frutto dei secoli trascorsi, come:
• l'urbanizzazione romana, con la sistemazione del territorio secondo la centuriazione romana nota come
"Cis Musonem" (la quale ha permesso la conservazione, in alcune zone, del tipico paesaggio a campi chiusi e un buon livello d'integrità naturalistica)
• le opere di regolamentazione del sistema idrico (come le seriole, lo scavo del canale Taglio di Mirano e la sistemazione del Fiume Muson Vecchio.
• la costruzione, sempre sotto il dominio di Venezia, di veri e propri sistemi di ville riscontrabili soprattutto nella zona di Mirano.

Tutto il Miranese è ricco di case coloniche, tipiche dell'ottocento, molte delle quali in avanzato stato di degrado, che testimoniano ancora una volta la sua vocazione contadina.

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Aspetti naturalitico-ambientali
Dal punto di vista naturalistico-ambientale sono da segnalre in particolar modo:
•Le cave senili di Villetta di Salzano , quelle di Noale e di Martellago.
•Il biotopo "Ex Cave di Luneo"
Il bosco del Parauro
•Alcuni tratti dello scolo Lusore che presentano interessanti condizioni microambientali e vegetazionali.
•Il canale Muson Vecchio che offre buone potenzialità paesaggistiche soprattutto nei tratti di argine a tratturo percorribili a piedi o in bicicletta.

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La Terra dei Tiepolo
I Tiepolo erano una ricca e nobile famiglia veneziana, che diede alla Serenissima due Dogi (Jacopo Tiepolo e Lorenzo Tiepolo), oltre che essere famosa per i pittori Gambattista e Giandomenico.
Il Miranese è legato ai famosi pittori veneziani sin da quando Giambattista , (padre) acquistò la villa di Zianigo, frazione di Mirano dove Giandomenico,(figlio), tra il 1759 e il 1797, eseguì per se stesso una serie di affreschi tra i quali:

L´altalena dei Pulcinella (1783).
Il mondo nuovo (1791).
La passeggiata (1791-1793).
Pulcinella e i saltimbanco(1791-1793).
Pulcinella innamorato(1797).

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I centri storici del "Miranese"
NOALE: , nota come città dei Tempesta che nel XII secolo vi eressero una fortezza;
MIRANO:, il cui territorio comunale, oltre che a far parte della centuriazione "Cis Musonem", ospita numerosissime ville venete, con relativi parchi, tra le quali spicca quella appartenuta a Gian Battista Tiepolo.
SANTA MARIA di SALA:di probabile origine paleovenete poiché sono presenti sul territorio alcuni siti denominati motte: a Stigliano, a Veternigo (entrambi in prossimità del fiume Muson) e uno presso il centro di Caselle de´ Ruffi.
Infatti, i Veneti, per difendere il commercio di ambra dal Mare Baltico al Mediterraneo, costruirono una rete fortificata di castellieri: si tratta di strutture collegate a grandi tumuli di terra chiamati appunto motte. A Santa Maria di Sala và segnalata villa Farsetti, progettata dall'architetto Paolo Posi e il castello di Stigliano.
PIANIGA : nota soprattutto per la sua Chiesa Parrocchiale dedicata al Santo Vescovo Martino di Tours, già menzionata in antichi del XII secolo, tuttavia si ritiene che l'edificio preesistesse almeno fin dall'Alto Medioevo e la struttura originaria fosse paleocristiana.
SALZANO:dove uno dei punti di maggior interesse è rappresentato dal complesso costituito dalla Villa Donà Jacur (XVII secolo) con parco all'inglese e dal fabbricato che in passato ospitava un setificio.
Inoltre da segnalare il museo dedicato a San Pio X.
SCORZE': attraversato dal fiume Dese dove in passato lungo il suo corso, erano funzionanti diversi mulini. Da segnalare la villa veneta Soranzo Conestabile (fine XVI secolo.)
MARTELLAGO: il cui territorio Martellago era abitato sin dall'età paleoveneta e in epoca romana fosse compreso nell'agro Altinate. Da segnalare Villa Grimani-Morosini Ca' della Nave, è una villa cinquecentesca con annesso parco.
SPINEA: in età romana era la zona d'intersezione tra l'agro di Patavium (Cis Musonem) e quello di Altino, i quali essendo orientati in modo diverso, davano al tracciato viario un andamento a lisca di pesce (o spina) dal quale può derivare il toponimo di Spinea (o Spineta-Spineda, come avvenuto per l'isola lagunare veneziana di Spinalonga, ora Giudecca. Tratti della centuriazione sono ancor oggi riconoscibili nelle attuali vie Luneo, Rossignago, Frassinelli, Asseggiano. Da segnalare in località Rossignago la Oratorio di S. Maria (XI sec.) che costituiva l'antica Pieve sotto il controllo dell'abbazia di sant'Ilario: a Organo la chiesetta dedicata a San Leonardo (X o XI secolo) unico edificio rimasto del castello di Orgnano e infine sempre in via Rossignago villa Barzizza tipico esempio di villa veneta.

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