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Veneto Orientale

Il capitolo di Concordia e Alvisopoli


Presentazione
Il percorso
Curiosità e cosa vedere lungo il percorso
Caratteristiche del percorso
Dove parcheggiare
La ricerca di notizie



PRESENTAZIONE
Il percorso si sviluppa nelle terre di bonifica tra i fiumi Lemene e Tagliamento, ad est di Portogruaro, la cui storia è da sempre legata a Julia Concordia, che sin dalla sua nascita ha influenzato profondamente sia gli aspetti politici sia quelli religiosi: prima come importante città della Regio X Venetia et Histria poi con il suo " capitolo ".
Nel 1418 Venezia invade la "Patria del Friuli" annettendo la zona allo "Stato da tera", di cui condividerà le vicissitudini storiche, sino ai giorni nostri.

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IL PERCORSO
Si parte da Portogruaro alla volta di Concordia Sagittaria (Julia Concordia città fondata dai romani nel 42 a.C. a nord delle paludi del Lemene dove si raccordavano la Via Annia e la Via Postumia) percorrendo una bellissima ciclabile che costeggia il fiume.
Lasciata "Julia" percorreremo le terre strappate alle paludi a seguito di enormi Lavori di bonifica attuati principalmente tra la fine dell´Ottocento e la seconda metà del Novecento, rese possibili con la costruzione di numerosi impianti idrovori.
Lungo il percorso vedremo solo l´ impianto idrovoro Selvamaggiore il cui sistema di prosciugamento risale al 1929, progettato dall’´Ing. De Götzen, e sottoposto a restauro nel 1970.
Le bonifiche oltre a creare nuove terre da coltivare furono indispensabili per avviare il risanamento di un ambientale insalubre soprattutto a causa della malaria presente nelle aree costiero-paludose sino alla prima metà del ´900.
La presenza della malaria accompagnata dall´estrema povertà dei contadini diede avvio al progressivo spopolamento della zona che s´interruppe solo dopo il secondo conflitto mondiale. Tipiche costruzioni di queste zone paludose erano i " casoni ", costituiti da fango, canne e paglia, condivisi con gli animali.
Attraverseremo i piccoli borghi rurali di Giussago e Vado per giungere ad Alvisopoli, agglomerato urbano creato dal nobile veneziano Alvise Mocenigo tra il XVIII e il XIX con l´idea di creare una "Città Ideale" completamente autosufficiente su un´area strappata alla palude grazie ad una fitta serie di canali di scolo.
La parte più antica è sicuramente la chiesetta di San Luigi fatta costruire dal padre di Alvise intorno al 1720.
Alvise Mocenigo introdusse la coltivazione del riso e delle barbabietole, fondò una famosa tipografia e fece costruire una serie di "case a schiera" per i contadini visibili ancor´oggi in Via "ai Mulini".
Il simbolo dell´ape che si scorge sulla cancellata che da alla villa è un chiaro omaggio a Napoleone Bonaparte.
Della città ideale del Mocenigo la parte costituita dalla villa non è visitabile in quanto la proprietà (ente pubblico) l´ha trasformata in abitazioni private in pratica un &condominio in villa veneta".
Anche il bosco di Alvisopoli, ex parco della villa creato alla fine del 1700, non è di libero accesso poiché rappresenta uno dei CEI veneti gestiti dal WWF.
Lasciata la città ideale raggiungeremo Teglio Veneto e quindi la località di Fratta dove sorgeva un castello reso famoso da Ippolito Nievo nelle "Confessioni di un italiano".
Da Fratta raggiungeremo Fossalta di Portogruaro e quindi prima di ritornare a Portogruaro passeremo per le frazioni di Villanova Sant’Antonio (per vedere una secolare quercia monumento nazionale) e Villanova Santa Margherita con una piccola deviazione a Stiago (chiesetta dedicata alla Madonna delle Nevi).

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CURIOSITÁ E COSA VEDERE LUNGO IL PERCORSO.

1- Portogruaro: "Ville e Palazzi a Portogruaro"a cura di veneziabike.it

2- Julia Concordia:
♦∼La cattedrale
♦∼ Il Battistero
♦∼ La Julia Paleocristiana.
♦∼ La Julia Romana.
♦∼ I reperti nell´area del battistero.
♦∼ Il Municipio, edifico del XVI secolo con l’adiacente monumento al lavoratore delle bonifiche.
♦∼ Il Palazzo Vescovile.

Per maggiori dettagli vi suggerisco la sezione "vivere" del sito del Comune ricco di informazioni storici culturali.

3- Fossalta di Portogruaro:
♦∼Chiesa di San Zenone.
♦∼Il bosco della Roiate.
♦∼Loc. Fratta: I resti del Castello. -- Quello che era il castello.
♦∼Loc. Villanova Sant’Antonio – La quercia secolare.
♦∼Loc. Stiago: Chiesetta alla Madonna delle Nevi.

4- Alvisopoli:
♦∼Bosco di Alvisopoli.
♦∼Chiesa di San Luigi
♦∼Aia e palazzo pilatura del riso

5- Teglio Veneto:
♦∼Oratorio di Sant´Antonio Abate
♦∼Prati delle Pars
♦∼Festa dei Mussi

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CARATTERISTICHE DEL PERCORSO

Il percorso lo definiamo di difficoltà "Media" per i seguenti motivi:
• - Lunghezza
• - Pericolosità del tratto lungo la strada statale SS.14 altamente trafficata e pericolosa poiché rettilinea e priva di pista ciclabile.
(Se conoscete i luoghi vi suggeriamo di provare strade alternative)

- Le piste ciclabili presenti sono ben tenute e segnalate.
- Lungo il percorso vi sono alcuni punti in cui potete fare una sosta al riparo.
- Il tragitto può essere fatto in qualsiasi stagione anche se i periodi migliori sono come sempre la primavera e l´autunno e comunque non dopo un periodo di pioggia insistente.
- Circa il 40% del tragitto si svolge lontano dai pericoli dovuti ai veicoli a motore. - Eccellente il punto di partenza dove è possibile parcheggiare l´auto senza problemi.

Nota:Se volete visitare il bosco della villa di Alvisopoli è necessario prendere contatto con WWF locale.

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DOVE PARCHEGGIARE
Abbiamo scelto il parcheggio alla confluenza del Reghena con il Lemene (Portogruaro), poiché molto grande, facile da raggiungere e non regolato da orari di sosta.

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LA RICERCA DI NOTIZIE
Questo percorso ha richiesto tantissimo tempo per la ricerca d´informazioni/documentazione (decisamente di nicchia) su alcune particolarità dei luoghi attraversati.

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DATI DEL PERCORSO

Data 07 Ottobre 2016
Partenza Portogruaro (VE)
Arrivo Portogruaro (VE)
Lunghezza 48.4 Km
Tempo percorrenza 3 ore e 15'
Difficoltà Media
Velocità media 15.0 Km/h
Dislivello: salita 0.0 mt.
Bicicletta consigliata MTB - City bike
Strada asfalta 29.2 Km. - 60.3%
Pista Ciclabile 8.3 Km. - 17.1%
Sterrato 9.7 Km. - 20.0%
Tratturo 1.3 Km. - 2.6%

Clicca per visualizzare l'altimetria percorso.

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LINKS:

Julia C.-Strada romana ed edifici religiosi...Julia Antica Colonia RomanaCattedrale di ConcordiaLe pitture murali del Battistero
Il Battistero VirtualeVivere ConcordiaCortino-Castello di FrattaPrati delle ParsIl Palio di Teglio

VIDEO:

Tratturo a ConcordiaSterrato Fratta-FossaltaSterrato Bosco RoiateSterrato Via Marche



DESCRIZIONE PERCORSO

START - Portogruaro - Parcheggio Borgo Sant´Agnese: Km.0.0
Si parte da Portogruaro, Via Borgo Sant´Agnese, dove possiamo parcheggiare l´auto in un grande spiazzo sterrato, senza limiti di orario, dove il fiume Reghena si immette nel Lemene.
Lasciamo il parcheggio e ci dirigiamo verso il centro di Portogruaro.
Subito dopo la Chiesa di Sant´Agnese giriamo a destra per raggiungere il ponte pedonale sul Lemene .
( Km. 0.4) e proseguiamo lungo la pista ciclabile che costeggia il fiume e che ci porterà a Concordia Sagittaria.
Percorsi poche centinaia di metri, sulla riva opposta, si nota Villa Soranzo (Sec. XVII).

Concordia Sagittaria - Ponte sul Lemene: 4.9 Km.
La pista ciclabile termina una volta arrivati al ponte che porta al centro di Concordia Sagittaria, passato il quale giriamo a subito a destra per addentrarci nel centro cittadino.
Una volta entrati nella zona pedonale notiamo di fronte a noi il Palazzo Comunale, con il monumento al cariolante, e alla nostra sinistra il palazzo vescovile risalente alla metà del XV secolo.
Appena oltre il palazzo Comunale si vede immediatamente la mole della Cattedrale (Sec. X e XV) e del battistero (sec. XI).
A fianco del battistero sono visibili i resti romani di un luogo di culto e di alcuni sarcofagi.

Nota:la vista a molti siti archeologici di Concordia necessitano di una visita dedicata. Molti reperti dell´epoca romana sono visibili al Museo Civico Archeologico di Concordia Sagittaria e al Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro.

Lasciamo la Cattedrale e ritorniamo al ponte sul Lemene, ci portiamo sull´altro lato della strada Provinciale 68 e imbocchiamo Via Aquileia una strada asfaltata e priva di pista ciclabile.
Percorsi circa due chilometri sulla sinistra si nota un capitello dedicato al "Sacro Cuore" ( Km. 5.5) dopo il quale le case diventano sempre più rade e la strada s´immerge totalmente nelle terre di bonifica.

Concordia Sagittaria - Via Gardissere: 6.2 Km.
Lasciato il capitello dopo circa 500 metri giriamo a sinistra in Via Gardissere, una strada sterrata imboccata la quale entriamo nel territorio del comune di Portogruaro, al termine della quale svoltiamo a destra (Km. 6.7).
Poco prima di arrivare all´Idrovora di Selvamaggiore( Km. 7.4 ) lo sterrato lascia il posto ad una strada asfaltata ma pochissimo trafficata.
Passata l´idrovora proseguiamo a sinistra sino a raggiungere il ponte che si vede in lontananza. Una volta al ponte proseguiamo dritti lungo il tratturo che segue l´argine di un canale di scolo.
Si suggerisce di percorrere a piedi il tratturo (lungo poco più di un chilometro) per gustare con calma il panorama della campagna che vi circonda.
Arrivati sulla strada asfaltata ( Km. 9.3) giriamo a sinistra e proseguiamo dritti sino al successivo incrocio, facilmente identificabile anche per la presenza di alcuni ruderi di cascinali ( Km. 10.0) risalenti con ogni probabilità alle bonifiche degli anni trenta del secolo scorso, dove giriamo a destra per raggiungere Giussago.

Giussago – Via Rivago: 14.1 Km
La strada è un rettilineo lungo circa 1.4 Km., molto tranquillo ed immerso nella campagna caratterizzata da pochissime case, al termine del quale giriamo a sinistra.
Giunti al primo incrocio proseguiamo dritti e al successivo pieghiamo a sinistra: dopo circa tre chilometri raggiungiamo la località di Giussago con la sua caratteristica Chiesa di campagna.
All´incrocio con Via Rivago giriamo a sinistra e quindi proseguiamo verso nord in direzione di Vado (Km. 16.2 – Comune di Fossalta di Portogruaro) sino a raggiungere la strada statale SS14 dove proseguiamo verso est. ( Km. 16.8).
Nota: Questo è il tratto più pericoloso( ) di tutto il percorso poiché:
a-È un tratto rettilineo, a parte una rotonda, che invita gli automobilisti a correre molto velocemente con sorpassi non proprio da manuale.
b-Presenta una stretta banchina ma soprattutto manca di pista ciclabile.

Suggerimento: Se conoscete bene la zona meglio trovare delle alternative meno pericolose per raggiungere Via Venzone.

Via Venzone: 14.1 Km
Percorse poche centinaia di metri della SS.14 incontriamo una rotonda e con molta attenzione prendiamo la seconda uscita in direzione Trieste-Bibione.
Procediamo per circa 2 chilometri e quindi ci portiamo sul lato opposto per imboccare lo sterrato di Via Venzone, un lungo rettilineo che ci porterà ad incrociare la Strada provinciale n° 73 ( Km. 22.1)
Lo sterrato è interrotto da un passaggio a livello automatico (linea ferroviaria Portogruaro-Trieste) e poco prima di arrivare sulla strada asfaltata piega a destra.

Alvisopoli – Via Casematte: 22.1 Km.
Una volta arrivati sulla SP 73 giriamo a sinistra in direzione Alvisopoli che raggiungeremo dopo aver percorso circa 1.2 Km.
Appena arrivati in paese notiamo subito Villa Mocenigo, il fulcro di quella città ideale per cui la località era ed è famosa.
La villa non è visitabile (Edificio privato) ma possiamo visitare la Chiesa di San Luigi e l´aia con davanti l´edificio della pilatura del riso (coltura tentata da Alvise Mocenigo nell´ottica di un´autosufficienza completa).
Sul retro della villa c´è il "Bosco" ma è fruibile solo con il supporto del WWF di Portogruaro.
Ritornati sulla strada provinciale giriamo a destra (a destra il Palazzo dell´Orologio – probabile sede del governo della città di Alvise) e proseguiamo sino ad incrociare Via Casematte.
Passato il cavalcavia sull´autostrada l´asfalto lascia il posto allo sterrato che curva a sinistra dopo soli 200 metri.
Subito dopo giriamo a destra per inoltrarci in tratto tratto molto suggestivo (anche in questo caso vi suggeriamo di percorrerlo a piedi) che conduce Via Parz ( Km. 25.2) dove giriamo a sinistra per avviarci verso Teglio Veneto.

Nota: se vi dirigete a destra potete inoltrarvi verso i "Prati delle Pars" un´area verde gestita dall´Associazione Tegliese, senza fini di lucro, con l´obiettivo di tutelare e valorizzare la natura e l´ambiente.

Teglio Veneto – Via Chiesa: 27.9 Km
Il primo tratto di via Parz è sterrato per lasciare poi spazio all´asfalto che conduce a Teglio Veneto.
La strada asfaltata non è molto larga e manca della pista ciclabile tuttavia presenta un´intensità di traffico molto bassa.
Dopo pochi chilometri giriamo a destra in Via Chiesa per raggiungere il centro cittadino.
Nota: potete anche proseguire dritti.
Una volta arrivati all´incrocio (Chiesa di Teglio) giriamo a sinistra sino ad arrivare alla piazzetta dell´Oratorio di Sant´Antonio Abate (Sec. XV) uno dei gioielli architettonici di Teglio. L´edificio è molto bello ed è possibile visitarlo con il dovuto rispetto per un luogo di culto.
Lasciamo Teglio Veneto proseguendo per Via Ippolito Nievo (appena imboccata la strada a sinistra potette notare Villa Sguerzi – Sec. XVI) in direzione Fratta. La strada è priva di pista ciclabile e molto trafficata.

Fratta – Incrocio SP 73: 30.0 Km
Dopo aver scalato il cavalcavia sull´autostrada si entra nell´abitato di Fratta, oggi una piccola frazione, ma molto importante durante il medioevo poiché sede di un "castello" di cui oggi rimangono poche tracce.
Il castello deve la fama odierna ad Ippolito Nievo che vi ambientò il romanzo "Confessioni di un Italiano".
I resti del castello sono noti oggi come il "Cortino".
Arrivati all´incrocio attraversiamo la SP.73 e seguiamo le indicazioni turistiche per "le praterie vallive – Strada San Carlo" e poco dopo a sinistra si nota l´ingresso per il "Cortino", passato il quale inizia la strada sterrata verso Fossalta di Portogruaro.
Percorse poche centinaia di metri a sinistra notiamo un bellissimo capitello dedicato a Maria e caratterizzato da una panchina sul sedile della quale sono incisi alcuni versi di Ippolito Nievo.
Il luogo è veramente bello caratterizzato da un grande silenzio e merita una sosta.
Lo sterrato termina in Via Ippolito Nievo ( Km. 31.2), ci portiamo sul lato opposto iniziamo a percorrere la ciclabile verso sud.

Fossalta di Portogruaro – Piazza Risorgimento: 32.0 Km.
Seguiamo la ciclabile sino a raggiungere il passaggio pedonale che ci permette di entrare in Piazza Risorgimento di Fossalta di Portogruaro – La piazza è a traffico limitato-pedonale e alla sua fine si nota la Chiesa dedicata a San Zenone .
Arrivati alla Chiesa giriamo a destra in Via G.Mazzini al termine della quale ci troviamo di fronte la villa Sidran (prima metà del Sec. XVIII). Giriamo a destra e subito dopo, facendo attenzione ad attraversare la strada molto trafficata, procediamo verso sud lungo Viale Venezia.
Dopo poche centinaia di metri seguiamo l´indicazione "Itinerario 1 – Fossalta.Gorgo.Fratta" ( Km. 32.7) dove inizia lo sterrato che porta al Bosco delle Roiate la cui fine coincide con la ricomparsa dell´asfalto.
Teniamo sempre la sinistra sino a raggiungere Viale IV Novembre dove giriamo a destra sulla pista ciclabile.
Poco dopo aver passato la ferrovia ci portiamo sul passaggio pedonale ( Km. 34.4)e una volta sul lato opposto imbocchiamo Via G.Leopardi una strada asfaltata piuttosto tranquilla.

Sacilato: 35.2 Km.
Via Leopardi termina ad una rotonda caratterizzata da un tempietto circolare.
A Sacilato la cosa più caratteristica è rappresentata da una vecchia pesa pubblica in legno al cui interno potete notare ancora i meccanismi manuali.
Raggiungiamo la SS.14 e dopo averla attraversata con molta attenzione (vedi quanto scritto al punto ) ci portiamo sulla ciclabile e arriviamo alla rotonda dove proseguiamo imboccando la seconda uscita.
Teniamo sempre la sinistra e dopo un breve tratto sterrato si arriva in località Villanova Sant´Antonio.

Villanova Sant´Antonio: 37.4 Km.
Al successivo incrocio giriamo a destra e dopo pochi metri alla nostra sinistra si nota l´inconfondibile sagoma della "Quercia secolare" definito monumento nazionale.
A fianco della quercia sorge la Chiesetta di Sant´Antonio (sec. XIV).
Si racconta che attorno alla quercia si radunassero i capifamiglia del luogo o come fosse luogo di ricovero per senza tetto tanto è grande il suo interno.
Proseguiamo verso sud lungo la ciclabile che seguiremo sino a raggiungere Villanova Santa Margherita.

Villanova Santa Margherita: 41.7 Km.
L´ingresso a Villanova Santa Margherita. è "annunciato" dagli stabilimenti Zignago le cui strutture mescolano moderno e antico in maniera armoniosa.
L´opificio dá l´impressione di essere il vero cuore pulsante del paese come lo era Porto Marghera negli anni 50 del secolo scorso.
Arrivati in Piazza Margherita Marzotto (la famiglia che più di altre ha inciso sulla vita del paese) giriamo a destra in Via A.Manzoni per raggiungere l´abitato di Stiago dove vedremo la chiesetta dedicata alla Madonna delle Nevi ( Sec. XVII).
Una volta ritornati a V.S.Margherita ci portiamo in Viale Marzotto dove svoltiamo a destra.
Percorsi circa cinquecento metri ci portiamo sul lato opposto (Attenzione, strada rettilinea e molto trafficata) in Via Zecchina ( Km. 42.3).

Portogruaro – Via San Giacomo: 43.7 Km.
Via Zecchina è una tranquillissima strada asfaltata immersa nella campagna e a metà della sua lunghezza si entra nel territorio del Comune di Portogruaro.
Tenendo sempre la sinistra si arriva in Via san Giacomo dove giriamo a destra. Anche questa è una strada piuttosto trafficata e priva di pista ciclabile.
Dopo aver percorso poco più di un chilometro alla nostra destra si nota lo sterrato di Via Marche ( Km. 45.3). lungo le rive del canale che segna il confine tra Portogruaro e Concordia.
Lo sterrato si trova nel Comune di Concordia Sagittaria e poco di arrivare in Via Friuli lascia il posto all´asfalto rientrando, di fatto, nel territorio di Portogruaro.

Portogruaro – Via Piemonte: 28.4 Km
Una volta arrivati in Via Friuli teniamo la destra verso il cento di Portogruaro.
Dopo poche centinaia di metri lasciamo Via Veneto (Via Friuli all´altezza di Via Giulia ha cambiato nome) e imbocchiamo Via Piemonte.
Via Veneto è molto trafficata quindi per portarsi in Via Piemonte servirsi dei passaggi pedonali.

Nota: Via Piemonte ha due pista ciclabili, la prima sul lato sinistro e la seconda sul lato destro: noi abbiamo escluso la prima preferendo la strada poiché meno problematica da gestire e utilizzando solo la parte terminale di quella destra.

Subito dopo aver superato il parcheggio imbocchiamo la ciclabile che ci permette di arrivare in sicurezza al successivo passaggio pedonale evitando i pericoli della rotonda.
Attraversiamo Via Fondaco e Piazza Dogana per arrivare al ponte pedonale sul Lemene ( Km. 48.0) e da qui raggiungere il punto di partenza.

Fine: Portogruaro - Parcheggio Via Borgo Sant´Agnese Km. 48.5
Arrivati in Via Borgo Sant´Agnese ci portiamo sul lato opposto e dirigendoci a sinistra torniamo al punto di partenza