Informazioni



Scarica Percorso


Scarica percorso in formato PDF

GPS Download


Scarica percorso per GPS

Laguna di Venezia

Lungo il Sile e la laguna di Lio Piccolo


Presentazione
Cenni di Storia
I Sistemi Difensivi
Curiosità lungo il percorso:
Il Percorso


PRESENTAZIONE
NEWS - 05 luglio 2022: È stata inaugurata, a Cavallino Treporti, il tratto di pista ciclopedonale a "sbalzo". più lunga d´Europa, tra Ca´ Ballarin e Ca´ Savio (ciclabile del Pordelio).
La ciclopedonale è parte del progetto definito anche "via del respiro" che da Marina di Cavallino porta a Punta Sabbioni.
Questa nuova struttura fa si che venga meno la definizione di "pericoloso" del tratto del percorso dal Km. 14 al Km. 20 (strada asfaltata e trafficata) con l´aggiunta che per circa cinque chilometri pedalerete sulle acque della laguna.


"sbalzo". Il percorso si sviluppa lungo le rive del Sile e il Canale Casson per arrivare nelle località di Lio Piccolo e delle Mesole, nel cuore della laguna Nord.
L´escursione merita di essere fatta per due motivi:
- Lo splendido panorama che si gode nella laguna a nord di Lio Piccolo, dove un tratturo ci permette di immergerci totalmente con l´ambiente lagunare.
- Il suggestivo paesaggio che caratterizza le due rive del Sile con i suoi tratturi e tratti sterrati.
Percorreremo le sponde del Sile che sino al 1683 sfociava a Portegrandi dopo di che i veneziani ne deviarono il corso tramite il "taglio del Sile", sul vecchio letto del Piave, a sua volta deviato più a est.
A Portegrandi il vecchio corso del Sile è seguito da una sua diramazione detta Silone che permette l´accesso alla laguna.

Indietro Δ


CENNI DI STORIA
Il fiume Reghena nasce dalle risorgive presso Casarsa in Friuli. Attraversa i comuni di San Vito al Tagliamento, Sesto al Reghena, Cinto Caomaggiore, Gruaro e Portogruaro dove si unisce al Lemene.
Il fiume Lemene (lungo circa 45 Km.) nasce in Friuli, nelle zone di risorgiva della bassa friulana, tra i comuni di San Vito al Tagliamento e Casarsa, scorre sino a Portogruaro, dove riceve le acque del Reghena. Dopo avere attraversato Concordia Sagittaria, sfocia nella laguna di Caorle nei pressi di Porto Falconera.
I due fiumi, assieme ai laghi di Cinto, sono inseriti nel progetto ambientale "Parco dei fiumi Reghena, Lemene e dei Laghi di Cinto", di recente istituzione, che si estende sul territorio dei comuni di Portogruaro e Gruaro ed in modo preponderante in quello di Cinto Caomaggiore.
L´area dei laghi di Cinto è composta principalmente dal lago Secco, noto anche come cava Furlanis, e dal lago Perissotto, posti a sud di Via U.Grandis, mentre a nord si trovano il lago Acco e parte del lago Premarine, condiviso con il comune di Sesto al Reghena.

Indietro Δ


I SISTEMI DIFENSIVI
La "penisola" del Cavallino-Treporti è la zona d´Italia e d´Europa con la più grande concentrazione di sistemi difensivi.
Torri d´avvistamento.:
Ad un´attenta analisi del panorama, non possono sfuggire le numerose torri d´avvistamento, o torri telemetriche , utilizzate durante le guerre mondiali (soprattutto la prima) per avvistare il nemico e calcolarne la distanza, da comunicare poi alle altre torri del territorio.
Batterie difensive::
Numerose sono pure le "batterie difensive", caseggiati in cemento armato munite di cannoni. Esse sono concentrate principalmente in Via delle Batterie.
Lungo il percorso vedremo, dall´esterno, la batteria Amalfi che ci darà l´idea della loro grandezza e struttura.
Forte Vecchio — Forte di Treporti:
Sicuramente il sistema difensivo più grande della penisola del Cavallino-Treporti. e si trova in uno stato di degrado assoluto, con rimaneggiamenti che nulla hanno a che fare con la sua storia.
L´edificio costruito dagli austriaci tra il 1848 e il 1856 e si trovava direttamente tra mare e laguna a pianta tipo "lunetta" , con un grande cortile interno e protetto da un fossato che comunica con la laguna.
Il forte era caratterizzato da diciotto postazioni di artiglieria e assieme al Forte di S.Erasmo aveva il compito di difendere la bocca di porto del Lido.
Il forte è caratterizzato da una grande torre centrale, mentre alla sua sinistra sorge una torre telemetrica (1915-1918).

Indietro Δ


CURIOSITA´ LUNGO IL PERCORSO
La prima cosa che incontriamo le "Conche Idrauliche" (Chiuse del Cavallino), dove il canale del cavallino (Casson) si immette nel Sile che piegando decisamente a sud, sfocia nel mare poco dopo.
Le chiuse furono erette (1632) per regolare il flusso d´acqua e agevolare cosÌ la navigazione tra la laguna e il Piave andando a costituire una via commerciale verso nord molto importante per la Serenissima. Pochi anni dopo (1654) fu eretto l´ edificio del Dazio, trasformato alla fine del XVII in osteria, tuttora esistente.
Proseguendo lungo l´itinerario, in località Cavallino, si trova la Chiesa dedicata a S.Maria Elisabetta,risalente alla prima metà del Settecento. All´interno da vedere l´organo di fine ´800 e alcuni dipinti del XVII e XVIII secolo.
A Treporti d´interesse è la Chiesa della Santissima Trinità (1517 circa) il cui nucleo iniziale (1517 circa) è stato poi inglobato nella nuova chiesa eretta nel 1913.
Lungo la strada che porta a Lio Piccolo, in località Prà di Saccagna, attraversiamo un "cortile" nel quale si affaccia la "Casa padronale Zanella", tipica villa veneziana del XVI secolo con sua destra, un po´ nascosta alla vista, la chiesetta della Madonna del Carmine.
Prima di giungere a Lio Piccolo, raggiungendo Le Mesole possiamo vedere quello che comunemente viene chiamato il "Convento Le Mesole" (XV secolo), edificio di due piani caratterizzato dal grande focolare sporgente dalla parete sovrastato da un grande camino quadrangolare.
Il nome sembra derivi dall´esistenza di un antico monastero femminile ma più verosimilmente esso sembra indicare la proprietà ecclesiastica di uno dei vari monasteri esistenti in laguna che possedevano estese superfici destinate all´agricoltura e alla pescicoltura. Prima di arrivare al "Convento", sulla destra c´è un piccolo Oratorio si origine seicentesca.
Storicamente il centro più importante è sicuramente il Borgo di Lio Piccolo, di probabile origine romana, che conobbe una certa prosperità tra l´XI e il XIII, legata soprattutto alle attività della vicina Torcello, per poi essere abbandonata (tra il XV e XVII secolo) causa le mutate condizioni ambientali e di salubrità.
Il termine "Lio" è un´espressione locale non più in uso, che significa lido mentre l´aggettivo "Piccolo", (dal latino Minor) serviva per distinguere la località dalla vicina ''Litus Maior'', l'attuale Lio Maggiore di Jesolo.
Nella piazzetta del borgo di una certa importanza c´è il Palazzo Baldu´(XVII), appartenuto all´omonima famiglia veneziana che richiama lo stile tipico della villa veneta, e la Chiesa dedicata a Santa Maria delle Neve(fine settecento) eretta su un precedente edificio del 1696. Il Campanile e la canonica risalgono al 1911.

Indietro Δ


IL PERCORSO
Più della metà del percorso (circa 58%) si sviluppa su asfalto anche se molti tratti sono caratterizzati dalla scarsa presenza di autoveicoli.
La parte in asfalto più pericolosa è rappresentata da Via Pordelio, (da Ca' Ballarin a Treporti) sia per la mancanza di qualsiasi forma di pista ciclabile, sia per la sua conformazione che invoglia molti automobilisti ad una guida che definiamo "brillante".
Altro tratto asfaltato "non proprio sicuro", dovuto alla larghezza limitata della strada e al numero eccessivo di auto (soprattutto la domenica o i giorni festivi), è quello che dalla località "Del Prà" porta a Lio Piccolo.
Questo tratto dovrebbe essere regolato come in molte località di montagna, dove per preservare l'ambiente, l'accesso selvaggio delle automobili è rigidamente contingentato e sostituito da bus navetta.
La restante parte del percorso si sviluppa per circa il 42% su strade o sentieri privi di traffico.
Nel considerare le piste ciclabili abbiamo escluso quelle "pericolose" (larghe poco più di 50 cm) e delimitate solo da segnaletica a terra poco visibile.
Le piste ciclabile segnalate sono tutte bellissime e ben mantenute, così come gli sterrati e i tratturi lungo il Sile.
I periodi consigliati sono la primavera e il primo autunno in quanto d´estate il caldo torrido rende l´impresa più ardua ed eviterete le lunghissime code (sia in andata che al ritorno) che caratterizzano quasi tutti i fine settima del periodo estivo.
Se avete la possibilità munitevi di cannocchiali, particolarmente utili quando sarete nell´area di Lio Piccolo, per ammirare la fauna che la caratterizza.
La partenza è fissata al parcheggio di Jesolo, molto ampio e ben curato dove, anche d'estate un posto dove parcheggiare l'auto non è difficile da trovare.
Il percorso l´abbiamo definito impegnativo solo per la sua lunghezza e alcuni tratti di sterrato e/o tratturo che sollecitano le braccia e presenta la caratteristica di poter essere "diviso" in due parti:
- La prima per percorrere le sole rive del Sile, partendo da Jesolo.
- La seconda, con partenza da Treporti si inoltra nella Laguna verso Lio Piccolo e le Mesole

Punti negativi:
1- Se decidete di avventurarvi durante la stagione estiva e/o durante i fine settimana dovete valutare il fatto che queste località di mare sono frequentatissime, soprattutto nei fine settimana, per cui è quasi certo che troverete code sia all´andata ma soprattutto al ritorno motivo per il quale dovete armarmi di infinita pazienza.
2- La stretta strada che porta a Lio Piccolo, soprattutto nei fine settimana del periodo estivo, è "infestata" da veicoli a motore che vi "tolgono l´aria" e rappresentando sempre un potenziale pericolo, ragion per cui si suggerisce a tutti d´indossare il casco.
3- Le località come Lio piccolo e/o le Mesole sono l´ambiente naturale per zanzare e/o altri piccoli insetti di palude, assai numerosi e fastidiosi per cui sia prodotti repellenti sia gli occhiali sono d´obbligo.

Indietro Δ


DATI DEL PERCORSO
Data Aprile 2015
Partenza Jesolo (VE)
Arrivo Jesolo (VE)
Lunghezza 72.6 Km
Tempo percorrenza 4 ore e 50'
Difficoltà Impegnativo
Velocità media 15.0 Km/h
Dislivello: salita 0.0 mt.
Bicicletta consigliata MTB
% strada asfalta 58.12% - Km. 42.2
% pista ciclabile 16.25% - km. 11.8
% sterrato 12.78% - Km. 9.28
% sentieri - tratturi 12.84% - Km. 9.32

Clicca per visualizzare l'altimetria percorso.

Visualizza con Google/Earth                            Album foto

LINKS:

I'VE Venezia Orientale

VIDEO:

Lio Piccolo: Tratturo← → Lio Piccolo: Barena



DESCRIZIONE PERCORSO


START: Jesolo:Parcheggio del Comune.
Prendiamo la strada a destra e all'altezza del ponte pedonale, sulla destra notiamo uno dei cippi di contarminazione con cui la Serenissima delimitò il perimetro della laguna.
Arrivati all'incrocio giriamo a sinistra per Via delle Rimembranze.
Al primo incrocio proseguiamo dritto e subito ci ritroviamo sulle rive del Sile. Al Km. 1.1 giriamo a sinistra per via Cristo Re ().
Dopo circa un chilometro la strada asfaltata termina e lascia il posto alla strada sterrata che ci porta alle Conche Idrauliche del Cavallino.

Conche Idrauliche: 9.1 Km.
Percorsi circa 0.8 km, sulla destra, all´altezza di un casolare, si nota un altro cippo di contaminazione.
Lo sterrato in alcuni tratti è caratterizzato da piccoli rialzi che possono mettere a dura prova le vostre braccia.
Il panorama è comunque incantevole e se avete la fortuna di essere soli, potete sentire il meraviglioso "silenzio" della laguna.
Arrivati alle conche, le attraversiamo e ci portiamo sull´isolotto, dove sorge la storica "locanda alle porte".

Ciclabile di Via Pordelio: 11.9 Km
Dalla "locanda alle porte" inizia la ciclabile lungo il Canale Casson (sicuramente una delle più belle della laguna) che ci porterà prima a Cavallino e poi su di unâaltra bella ciclabile che noi chiamiamo del "Pordelio".
Poco prima di giungere a Cavallino, dove la ciclabile piega ad angolo retto si trova una piccola area attrezzata, dove suggeriamo di fare una breve pausa, sia per ammirare lo splendido panorama sia per vedere l´ennesimo cippo di contaminazione.
Poco prima di entrare nella piazza Santa Maria Elisabetta del Cavallino, la ciclabile termina ma la strada essendo poco frequentata è comunque sicura.
Lasciamo il Cavallino seguendo sempre il margine della laguna e poco dopo giriamo a destra per la ciclabile di Via Pordelio, Anche questa ciclabile, come la predente, è molto ben curata e costeggia sempre la laguna e dopo circa due chilometri ci porta nel tratto asfaltato di Via Pordelio( Km.: 8.2).

Treporti: Ponte sul Canale Saccagna: 19.7 Km.
Il ritorno sul tratto asfaltato di Via Pordelio, coincide con l´inizio del tratto più pericoloso di tutto il percorso in quanto sono sei chilometri di strada senza pista ciclabile e a causa della conformazione della strada, molti automobilisti adottano una guida molto sportiva.
Al km. 14.7, sulla sinistra si nota l´inconfondibile struttura di una delle tante torri di avvistamento che caratterizzano tutta l´area.
Arrivati al ponte lo oltrepassiamo (qui inizierebbe una ciclabile ma visto lo status non l´abbiamo considerato tale) e percorrendo Via Treportina ci portiamo prima in Piazza Santissima Trinità e quindi, dopo il successivo ponte, giriamo a destra per Via Saccagna.

Treporti: Via del Prà: 22.0 Km.
Percorso circa un chilometro, all´altezza di un´osteria, giriamo a sinistra per Via della Prà (seguire indicazione per Lio Piccolo) e dopo poche centinaia di metri entriamo in "Piazzetta del Prà" caratterizzata dal Palazzo Zanella e da una piccola Chiesa.
Subito dopo "Piazzetta del Prà" la Via prende il nome di Via Lio Piccolo e si immerge nel paesaggio lagunare regalandoci scorci stupendi. Se la giornata è limpida è possibile vedere l´isola di Burano.
Al km. 23.4 ()troviamo il "bivio" che porta alla località "Le Mesole", dove sorge il "Convento de Le Mesole".

Deviazione per le Mesole: Il percorso prevede di percorrere sino alla fine Via delle Mesole ma se non siete interessati al silenzioso panorama e alla visita di un casolare abbandonato, una volta arrivati al "Convento" (24.7 Km.) potete ritornare sui vostri passi e ritornare al bivio per proseguire verso Lio Piccolo, risparmiando circa 6 Km.

Ritornati al "bivio"() giriamo a destra e dopo circa due chilometri raggiungeremo la località di Lio Piccolo con la grande piazza su cui si affaccia Palazzo Baldù e la Chiesa dedicata a Santa Maria delle Neve.

Lio Piccolo - Via della Liona: 35.2 Km
Lasciamo Lio Piccolo e proseguiamo lungo la strada asfaltata e dopo 1.5 Km. giriamo a sinistra, per Via Liona, dove inizia il tratto più bello e suggestivo di tutto il percorso: un tratturo che si addentra dentro nella laguna per circa tre chilometri, circondati solo da una natura incantevole.
Il tratturo è percorribile in bici ma vi suggeriamo di farlo a piedi per poter gustare a pieno l´ambiente che vi circonda.
L´ambiente caratteristico delle valli da pesca fa si che possiate ammirare varie specie d´uccelli come il Cavaliere d´Italia, gli aironi bianchi o cenerini.
In questo tratto potrete "toccare con mano" la flora e la fauna tipiche delle barene.
Il tratturo termina nella piazzetta di Lio Piccolo dove, riprendendo la strada da cui siamo arrivati, ritorniamo al ponte sul Saccagna a Treporti.( 44 Km.), dove giriamo a destra sulla ciclabile di Via degli Armeni.

Punta Sabbioni - Via Adige: 47.9 Km
Percorriamo la tutta la ciclabile che prima costeggia il Canale Saccagna e quindi dopo aver piegato a sinistra ci mostra la sagoma dell´isola di Sant´Erasmo.
La ciclabile termina in Via Lungomare San Felice dove giriamo a destra e subito si nota la mole del Forte Vecchio o di Treporti .
Il forte è in un pessimo stato di conservazione ed è possibile vedere parte del cortile interno.
Lasciamo il forte e subito, a sinistra, imbocchiamo Via del Forte Vecchio per raggiungere, dopo poche centinaia di metri, una delle tante "batterie" erette nella zona: la batteria Amalfi.
Lasciata la fortificazione arriviamo all´incrocio con Via Adige, dove giriamo prima a sinistra e dopo pochi metri ancora a sinistra per imboccare Via Retrone, lungo la quale possiamo apprezzare le fattezze della batteria Amalfi.

Via Frusta: 51.1 Km
Arrivati all´incrocio con Via Brenta, la attraversiamo e proseguiamo dritti per Via Isonzo al termine della quale troviamo una delle arterie più importanti e trafficate della zona: Via Frusta.
Ci portiamo sul lato opposto dove, girando a destra imbocchiamo la ciclabile.
Arrivati alla rotonda prendiamo la terza uscita (Via Treportina) al termine della quale ritrovato ponte sul Saccagna ( 52 Km.), giriamo a destra per ritornare, lungo la stessa strada,alle Conche Idrauliche.
Rifare la strada al contrario non sarà assolutamente noioso in quanto scoprirete un panorama nuovo.

Ponte sul Sile: 63 Km
Poco prima di giungere alle Conche, giriamo a destra, passiamo sotto il ponte, svoltiamo ancora a destra sino ai piedi del ponte. Attraversato il Sile, ai piedi dl ponte, giriamo a destra e poi ancora sotto, sino a portasi sulla sua riva sinistra.
Da questo punto in poi seguendo sempre le rive del fiume, tra tratti sterrati e tratturi arriveremo a Jesolo, dove costeggiando sempre il Sile si arriva al ponte ciclo-pedonale (72.3 Km.), da dove raggiungeremo il parcheggio del Comune.
I tratti di tratturo sono abbastanza irregolari e metteranno a dura prova coloro che non hanno una bike ammortizzata.

FINE: Parcheggio Comune di Jesolo: Km. 72.6) Km.